Un raggruppamento politico deve seguire, con attenzione, tutte le vicende del territorio e, commentarle nel modo più corretto possibile, inserendo anche la propria opinione che , ovviamente, avrà un taglio politico, consono al problema. Per questo motivo voglio portare all’attenzione della cittadinanza di Ostra una vicenda che in questi giorni è comparsa sui giornali. Si tratta della presa di posizione di un consistente gruppo di insegnanti della scuola media “Menchetti” i quali, con un comunicato al Dirigente scolastico, ai rappresentanti dei genitori nei consigli di classe e, di conseguenza, a tutti i genitori, dichiarano la non disponibilità a partecipare a visite guidate e viaggi di istruzione in orario extrascolatico.
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- Associazione Progetto Ostra
- Ostra, Ancona, Italy
Ad ogni problema esiste sempre una soluzione.
RispondiEliminaPer questi insegnanti è sempre valido il ripiego del cambio di lavoro. Se quello che fanno oggi è così pesante, si cerchino un lavoro più leggero.
Le aziende agricole faticano a trovare manodopera stagionale per la vendemmia, per la raccolta dell'oliva, per le potature, ecc. ecc., ecco un esempio
Non ho avuto modo si seguire in modo completo la notizia, leggo solo ora la risposta del PDL.
RispondiEliminaIl punto é capire se questa cosa capita solo ad Ostra.
Se ciò effettivamente avviene solo ad Ostra la cosa é quanto meno bizzarra (non é collegabile ai problemi del plesso o altre cose di natura contrattuale).
Altra cosa, cosa prevede il contratto?
I professori sono "obbligati" ad accompagnare gli alunni in gita o tutto fa riferimento alla loro soggettiva disponibilità a a farlo?
Lo stavagante atteggiamento di chi pone la questione in questo articolo e in questi termini mi pare deviante rispetto ad una realtà che oggettivamente martirizza la scuola. é aberrante ritenere i docenti i colpevoli di una dissacrante guerra al valore dell'isruzione. Il governo ha iniziato ad avvelenare il futuro dell'Italia a partire dalla base cioè dalla scuola. Prendetevela con qualcun'altro e non a causa delle gite, ma perchè tra poco il diritto allo studio sarà un'utopia. Torniamo ad essere un Paese democratico, torniamo a farlo opponendoci a questa assurda politica di regressione.
RispondiEliminaAprite gli occhi:
senza risorse per le scuole siamo destinati a far morire la ricerca, le attività imprenditoriali e lo sviluppo di questa povera Italia, in cui non crede più nessuno.
Mi par di capire che 'sto commento sia un tantino sbilanciato verso i poveri professori e gli oppressi da questo becero governo di destra.
RispondiEliminaSi potrebbe rispondere che se i docenti fanno tutto questo per amore dell'Italia, per la ricerca e per il futuro, la soluzione da loro proposta va in tutt'altra direzione.
Siccome facciamo poco per i nostri ragazzi, facciamo ancora meno, così le cose si sistemeranno.
Confermo quanto già detto da qualcun altro, ci sono troppe braccia rubate all'agricoltura.
Questa presa di posizione non solo non è grave e sconcertante ma anzi, dimostra responsabilità poichè si permette comunque agli studenti di non perdere ore di lezione a causa di una protesta, condivisibile o meno, ma sicuramente legittima (almeno nell'Italia della Costituzione Repubblicana, non so in quella del Sultanato di Silvio). La questione delle trattenute sullo stipendio fa sorridere: gli insegnanti non sarebbero comunque pagati per le visite di istruzione se le effettuassero? La protesta produce sempre l'effetto di rinunciare a parte della retribuzione, questo è un dato oggettivo ed inconfutabile. La protesta non è "generica e demagogica": forse l'autore del comunicato è a conoscenza del fatto che in alcuni istituti della provincia, a seguito dei provvedimenti della Gelmini, si arriva ad avere classi con più di 30 studenti? sa che in alcune classi, a seguito dei prrovvedimenti della Gelmini, si arriva ad avere fino a 4 disabili o comunque studenti ritenuti bisognosi di sostegno insieme? sa che delle ore di sostegno richieste dagli istituti per far fronte alla presenza di questi studenti il ministero, a capo del quale sta la Gelmini, ne concede a volte meno della metà? sa che, nonostante questo, le graduatorie degli insegnanti di sostegno sono esaurite, vale a dire ci sono ore non coperte perchè sono "finiti" gli insegnanti? questo non contrasta per niente con la concezione di "insegnanti che non occorrono"? l'autore lo sa che ci sono moltissimi insegnanti precari che resteranno tali per anche più di dieci anni, con contratti da settembre a giugno, e che, di fatto, svolgono tutte le mansioni degli insegnanti di ruolo, ma che non vengono resi tali e questa situazione è peggiorata con i recenti provvedimenti della Gelmini? questo non contrasta per niente con il concetto di "insegnanti che non occorrono"? forse la precarietà tende a diminuire in un altro stato, non in Italia, dove con il taglio delle ore di parecchie materie, voluto dalla Gelmini, la precarietà è stata incrementata. certo, se poi si continua, come ad oggi, a non fornire la possibilità ai giovani di entrare nel mondo dell'insegnamento (chiusa la SISS, eliminati i concorsi, non esiste ALCUN MODO per abilitarsi all'insegnamento oggi)tra un po' si risolverà il problema del precariato nella scuola. Poi però arriverà il problema di reperire i professori. Se poi consideriamo anche i professori privilegiati, beh, allora non c'è dubbio che chi scrive e appoggia la politica di Berlusconi, della Gelmini e di questo Governo di destra, non ha la minima idea di cosa significa puntare, sulla qualità dell'insegnamento, dell'istruzione, incentivare la ricerca, potenziare le Università gettando nell'ignoranza e nell'arretratezza il paese ed aprendo all'Italia un futuro da comprimaria nel panorama della competitività mondiale. Ma d'altra parte non potevo aspetarmi altro da chi ha scritto quanto sopra. E non sono un insegnante, ma solo uno che si informa e sa quanto vale un'istruzione. Molto più di una partitina IVA.
RispondiEliminacerto
RispondiEliminale partitine IVA che citi non hanno l'abitudine di lagnarsi e lagnarsi e lagnarsi
le partitine IVA sono precarie da sempre, le hai mai sentite piagne come fai te?
certe partitine IVA negli ultimi due anni si sono mangiate i risparmi di una vita, ma diamine, qui si parla di lavoro dei professori, loro sono molto più importanti e sanno lagnarsi!
le partitine IVA sanno che quando c'è da tirar la cinghia si tira, e magari invece delle 18 ore settimanali ne fanno 88, ma i professori vuoi mettere? cosa sono 88 ore di chi non conta nulla
molte partitine IVA magari alle elementari hanno studiato in classi miste come accadeva anche a Ostra fino a qualche decennio fa, ma allora non c'era il Berlusca a cui dare la colpa e comunque sembra che abbiano imparato a lavorare molto meglio dei professori che valutano la qualità dell'insegnamento con il numero di insegnanti
ribadisco
il capitale che abbiamo perso maggiormente sono le braccia rubate all'agricoltura
Basta con questi insulti ai lavoratori dell'agricoltura paragonandoli a quegli scansafatiche di professori. Non esiste nessun professore in grado di lavorare almeno il 10% di quanto lavora un agricoltore. A partire dall'orario di lavoro: magari un professore dedicasse al lavoro il 10% del tempo che vi dedica un agricoltore!!! Avremmo la migliore scuola del mondo! Se la scuola oggi è ridotta cosi' il motivo, lo sanno tutti, non e' di Berlusconi o della Gelmini, è in primo luogo della "casta" dei professori che ha pensato sempre e solo alle proprie "saccocce" e poi, se c'era tempo, alla scuola. Li vuoi vedere lavorare sti "professori"? Fagli fare qualche lezione privata.... vedi che prezzi che praticano... e la ricevuta???? il commento delle 12:27 ti dice cosa pensano dell'IVA e quindi delle tasse....
RispondiEliminaCome al solito non sappiamo far altro che cercare di portare acqua al nostro mulino. Legittimo, ma per carità vogliamo cominciare a ragionare in modo diverso e propositivo, per favore. C'è un dato di fatto: la crisi economica. Come possiamo dare una mano tutti quanti sentendoci una nazione unita come tutti dicono di volere? Secondo me non come pretendono molti e cioè che i sacrifici li facciano gli altri. Sentendo parlare gli operatori della sanità, per esempio, essi dicono che non si può speculare sulla salute della gente. Allora passiamo ai servizi: ma che sei matto, tagliare i servizi non si può. Proviamo con i servizi sociali, apriti cielo, parliamo di persone svantaggiate. Andiamo ai lavori pubblici,peggio che peggio, vuoi lasciare cadere le struttre di scuole ecc. ecc., non vuoi più sistemare una strada, ma sei fuori di testa!!!!!! Allora che qualcuno faccia una proposta se ne ha coraggio e voglia non aspettando che siano sempre gli altri i primi ad esporsi. Io una proposta ce l'avrei ed è molto semplice: intanto cominciamo ad eliminare gli sprechi. In ogni ambito ci sono sacche di spreco paurose che nessuno vuole vedere perchè non fa comodo. In secondo luogo ognuno di noi è tenuto a fare del proprio meglio e dare qualcosa in più, a cominciare dalla passione per le cose, per gli altri. Qui si gareggia a chi ne fa di meno e chi fa del suo è visto come un "coglione". Begli esempi per chi si riempe la bocca con la questione morale....... forse morale per gli altri ma non per se stessi. Io ricordo non essendo vecchissimo quando alle scuole Menchetti c'erano diversi bidelli ed una di queste molto spesso lavorava a maglia e rivendeva al pomeriggio i lavori fatti a scuola.Questo è un esempio banale ma se ne possono tanti altri che qui non propongo per motivi di spazio. Nessuno allora si sognava di dire che si stava sprecando e che qualcuno poi avrebbe dovuto pagare: ecco il conto. Non ci piace, ma non ce la possiamo prendere con chi c'è adesso per qualcosa che ha radici nel passato. Dovremo cercare tutti di essere più obiettivi ed affrontare il problema partendo da questa domanda: io, come posso fare la mia parte?
RispondiEliminahai ragione
RispondiEliminaporgo le mie scuse a tutti gli agricoltori
Al di là della polemica tra lavoratori autonomi o no (che mi pare abbia sostituito il problema di fondo)nessuno può negare che ci siano professori che non svolgono il loro dovere come dovrebbero. A tutti è capitato di incontrarne almeno uno nella sua storia scolastica, purtroppo. E questi danneggiano la reputazione anche di quelli che invece fanno il loro dovere e meriterebbero tutto il rispetto per una professione che, se ne dica qualsiasi cosa, ma resta alla base di un ambito cardine per lo sviluppo del paese, l'istruzione. E sicuramente non è lungimirante chi pensa che i metodi di quache decennio fa vanno più che bene... Il problema però è un altro. La manovra che ha effettuato questo governo (e qui invece hanno la loro responsabilità Berlusconi e la Gelmini) fatta di tagli, non risolve questo problema ma colpisce indistintamente tutta la categoria. E poi a rimetterci, in primis, non sono mica loro, ma i nostri ragazzi, a prescindere dalle varie forme di protesta... Stesso dicasi per l'università, gli sprechi sono tanti ed i privilegi dei baroni abbondano, ma ci fosse un provvedimento (e su questo, purtroppo ne sono sicuro) che andasse in questa direzione. Tagli indiscriminati e basta...
RispondiEliminaInfine non posso sottrarmi ad una provocazione: io ho la partita IVA ma non mi lamento in primo luogo perchè non me l'ha ordinato il dottore di aprirla e, aggiungo, potrei anche fare l'insegnante, ma non lo farei, e non solo perchè guadagnerei la metà di quanto guadagno ora...
All'anonimo del 4 nov ore 12.27 vorrei chiedere se pensa che la sua informazione sia completa? Nel leggere il suo commento ho trovato delle cose interessanti ma parziali.Cominciamo dal fondo: se non ci fossero le partitine IVA, cioè gente che rischia del suo tutti i giorni per mettere a frutto, per se e per altri,le conoscenze e le competenze acquisite anche sui banchi di scuola, a che cosa servirebbe la scuola? Perchè prendersela con chi utilizza le cose o le intuizioni apprese a scuola? Intuizioni che nascono non da un semplice replicare la nozione che un professore mi propone, ma da tutto un atteggiamento che la scuola mi propone come modello di educazione per la vita. E' per questo che condivido pienamente un passaggio di un altro commento dove si dice che la qualità dell'insegnamento non la fa la quantità degli insegnanti ma la loro capacità di essere insegnanti. Con la disponibilità massima delle famiglie(e qui da genitore mi sento molto ma molto amareggiato per l'atteggiamento di molti genitori!!!!!!). Per quanto riguarda le graduatorie degli insegnanti di sostegno, bisogna essere un po' più onesti e chiedere ad una buona parte di questi perchè si sono fatti inserire in quella graduatoria.Molti lo hanno fatto solo per opportunismo, perchè come lei ben saprà, essendo bene informato, il punteggio per questi insegnanti vale doppio, e dopo soli 5 anni questi stessi insegnanti possono chiedere l'immissione a ruolo per la materia in cui si è abilitati passando avanti nelle graduatorie normali persone che insegnano quella materia da anni ma che ricevono punteggi che valgono la metà. E vada a vedersi che tipo di sostegno sono in grado di offrire questi insegnanti che hanno alle spalle non una formazione specifica ma dei corsi di abilitazione di breve durata. Stesso discorso vale per le SISS. Perchè una persona che ha pagato e frequentato un corso viene immessa in graduatoria con punteggi in qualche caso più che doppi rispetto a chi ha una "semplice" laurea? Con questo sistema tanti precari rimarranno precari a vita , perchè c'e tutta una generazione di insegnanti che è bloccata in avanti da quelli più adulti e da dietro è scavalcata da giovani insegnati che hanno "comperato" punteggio con le SISS. Per non toccare poi il tasto della protesta.Cosa legittima per carità, ma siamo sicuri che dietro tutto questo can can ci sia solo la protesta contro la riforma Gelmini? O non ci siano altre motivazioni molto più subdole: (commento di alcuni prof) A far sciopero non risolviamo niente e ci rimettiamo una parte di stipendio, è meglio che il casino lo faccia qualcun altro. Quante volte coprendosi con motivazioni didattiche, quindi tirando in ballo i ragazzi, alcuni professori hanno guardato soltanto al loro tornaconto? Lei crede che non sia mai successo?
RispondiEliminaPer l'anonimo del 06 novembre delle 01.09: non so se l'anonimo del 4 nov ore 12.27 pensa che la sua informazione sia completa ma purtroppo le precisazioni fornite non sono esatte: per quanto riguarda le graduatorie degli insegnanti di sostegno, il punteggio per questi insegnanti vale come per gli altri, non solo NON vale doppio, ma anzi, se vogliamo essere precisi, se il sostegno non è effettuato in una scuola per la quale si è abilitati, il punteggio vale la metà! (se ad esempio un professore è abilitato in classi di concorso che fanno riferimento ad istituti superiori ma effettua il sostegno alle medie, un anno di insegnamento gli vale esattamente la metà dei punti rispetto a se insegnasse le sue materie!) Ed è inesatta l'informazione che dopo soli 5 anni questi insegnanti possono chiedere l'immissione a ruolo per la materia in cui si è abilitati: il meccanismo esatto è quello che, un professore che viene ammesso a ruolo nel sostegno, dopo 5 anni può chiedere di spostare l'ammissione a ruolo nelle altre eventuali abilitazioni che avesse. Meccanismo del quale usufruiscono in ben pochi poichè, avendo la possibilità di guadagnare in ogni anno scolastico gli stessi punti (non il doppio!) ed essendo la graduatoria del sotegno molto più lunga di quella delle altre classi di concorso, solitamente si viene ammessi a ruolo prima per la propria abilitazione che non per il sostegno (potrebbero fare eccezione gli insegnati di educazione fisica, con una graduatoria forse paragonabile a quella del sostegno). Inoltre questi insegnanti hanno alle spalle un corso di abilitazione (al quale si è ammessi solo se già abilitati) della durata di un intero anno scolastico e con frequenza obbligatoria (con il risultato che volendolo seguire si perde un anno di possibili chiamate di lavoro) con tasse di iscrizione paurose. Per chi decide di farlo parlare di opportunismo mi sembra poco adeguato, al massimo mi sembrerebbe solo il guadagnarsi un'opportunità in più di lavoro. Le SISS (ormai abolite da due o tre anni), introdotte dall'allora ministro dell'istruzione Letizia Moratti, dopo aver abolito il concorso come metodo di reclutamento (provvedimento giusto o meno questo è stato) sono a tutti gli effetti, forse giova ricordarlo, un corso di alta formazione universitaria post-laurea statale (e non privata, i soldi pagati dai frequentanti le SISS se li è presi lo stato) gestiti dalle Università individuate dal Ministero e con un esame di ammissione su base regionale pittosto severo (ingresso di 25 persone per ogni classe di concorso). Penso che chi esce da questo percorso (al pari di chi ha un Dottorato, ad esempio) e viene immesso in graduatoria con punteggi in qualche caso più che doppi rispetto a chi ha una "semplice" laurea se lo meriti semplicemente perchè ha i titoli. Non ha comprato proprio nulla! E comunque i precari di cui lei parla o hanno frequentato la SISS o hanno vinto, in precedenza, il concorso altrimenti non sarebbero abilitati all'insegnamento e quindi non sarebbero in graduatoria e non sarebbero è nemmeno precari... Il fenomeno dello "scavalcamento" di cui lei parla rimene comunque interno alla stessa "categoria" e comunque non è quello il problema vero del proliferare del precariato nella scuola, quanto i provvedimenti di riduzione delle ore di insegnamento (anche di meterie fondamentali) e l'accorpamento delle classi (in alcuni istituti si arriva a superare i 30 elementi) con la conseguente riduzione del numero di ammissione a ruolo di anno in anno (meno ammessi che abilitati=allungamento delle graduatorie). Poi, per le altre questioni sollevate, potrei anche trovarmi daccordo e non discuto...
RispondiEliminaRingrazio l'anonimo del 7 novembre per le puntualizzazioni, ma non essendo io una persona che non lavora nella scuola, certi meccanismi non li conosco perfettamente. Posso solo dire che ho scritto di esperienze di amici che lavorano nella scuola da diversi anni: delle due l'una, o questi sanno poco dell'ambiente che frequentano, cosa che mi pare poco probabile o qualcosa in questi meccanismi non funziona in maniera limpida. Grazie comunque di nuovo per le precisazioni.
RispondiElimina