«Io sono un ateo, diventato cristiano per caso. Perché vengo dal posto dove l’ateismo è nato, la bassa emiliana. Sono cresciuto respirando il pragmatismo tipico degli emiliani. Per loro la metafisica è l’opinione di qualche mente malata. Per questo, per me il fatto cristiano è stato proprio un’avventura. È stato come una scommessa. La sfida è che il cristianesimo non significa che l’uomo è un po’ meno degli altri, perché ha qualche obbligo morale in più, ma significa la vera umanità».
È un passo della biografia di Enzo Piccinini di Emilio Bonicelli (Enzo, un’avventura di amicizia, Marietti 1820).
È un passo della biografia di Enzo Piccinini di Emilio Bonicelli (Enzo, un’avventura di amicizia, Marietti 1820).
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