Dopo aver elencato brevemente i principali risultati raggiunti nel 2012, è bene far conoscere anche le principali cifre che scaturiscono dal rendiconto consuntivo 2012.
Se si sterilizzano le entrate e le spese delle somme, identiche in
entrata e in uscita, destinate all’emergenza profughi della Libia (185
mila euro), le spese correnti ammontano a 4 milioni e 65 mila euro,
grosso modo in linea con quelle del 2011 (e riportate ai livelli del
2007, nonostante tutti gli aumenti subiti), mentre le entrate correnti
ammontano a 4 milioni e 365 mila euro, inferiori rispetto ai due anni
precedenti. La causa principale della contrazione delle entrate risiede
nella drastica diminuzione dei trasferimenti erariali disposta sia dal
decreto legge 78/2010 e sia dal decreto legge “salva Italia” (vedi
grafico 1), attenuata, ma solo in parte, facendo leva, giocoforza, sulle
altre entrate comunali.
Per quanto riguarda le risorse finanziarie, va tenuto debitamente conto
anche dell’andamento dei proventi per permessi di costruire, che con la
crisi del settore edile sono distanti “anni luce” dai valori di 4/5
anni fa (vedi grafico 2), il che dovrebbe far apprezzare ancor di più le
opere comunque realizzate in questi anni. Sul versante delle spese, da
sottolineare che il 95% delle spese correnti riguarda i settori
fondamentali ed irrinunciabili del comune, e cioè amministrazione
generale, istruzione pubblica, viabilità e trasporti, territorio e
ambiente nonché sociale, lasciando ben pochi margini di manovra
all’amministrazione, che non siano l’ottimizzazione della spesa a parità
di servizi erogati. Per quanto riguarda le spese in conto capitale,
invece, anche quest’anno, nonostante le risorse finanziarie, sono state
investite somme consistenti e osservando il trend degli ultimi 4 anni,
si può osservare chiaramente come siano stati alternati negli anni
investimenti non indifferenti nei settori chiave dell’ente.
Il patto di stabilità interno, il cui saldo finanziario richiesto è
salito in questi ultimi anni a livelli sempre più insopportabili (vedi
grafico 3) e la cui insostenibilità è (finalmente) divenuta oggetto di
dibattito in sede comuniaria, è stato raggiunto anche quest’anno, grazie
ad un attento e continuo monitoraggio e grazie anche all’intervento
della Regione Marche che ha attuato il cosiddetto “patto verticale
regionale”, seppur in misura inferiore rispetto al 2011. Unico risvolto
positivo delle regole sul patto di stabilità è la continua diminuzione
dell’indebitamento, con il residuo debito dei mutui sceso al 70% delle
entrate correnti. Il bilancio completo e i relativi allegati, come di
consueto, saranno presto disponibili sull’apposita sezione del sito
internet del comune (atti comunali - bilancio comunale), onde favorire
la trasparenza dei conti pubblici e la partecipazione dei cittadini.
dal Comune di Ostrawww.comune.ostra.an.it
Nessun commento:
Posta un commento