Italiani popolo di emigranti. Corsi e
ricorsi storici: se ad inizio 900′ erano i nostri avi a cercare fortuna
oltre i confini nazionali, la generazione odierna sembra ripercorrere le
orme dei propri nonni.
I dati dell’Aire (l’Anagrafe della popolazione Italiana Residente all’Estero) parlano chiaro e ci danno le dimensioni di un trend in crescita vertiginosa: se nel 2011 erano quasi 28mila i connazionali all’estero, nel 2012 sono arrivati a toccare quota 35mila. Naturalmente la crisi economica, con la conseguente disoccupazione, gioca un ruolo di primo piano in questa nuova ondata migratoria. L’identikit del nuovo emigrante è un giovane, di età compresa fra i 23 ai 35 anni, spesso con una laurea alle spalle che non è riuscito a trasformare, suo malgrado, in un’occupazione lavorativa stabile.
I dati dell’Aire (l’Anagrafe della popolazione Italiana Residente all’Estero) parlano chiaro e ci danno le dimensioni di un trend in crescita vertiginosa: se nel 2011 erano quasi 28mila i connazionali all’estero, nel 2012 sono arrivati a toccare quota 35mila. Naturalmente la crisi economica, con la conseguente disoccupazione, gioca un ruolo di primo piano in questa nuova ondata migratoria. L’identikit del nuovo emigrante è un giovane, di età compresa fra i 23 ai 35 anni, spesso con una laurea alle spalle che non è riuscito a trasformare, suo malgrado, in un’occupazione lavorativa stabile.
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