SENIGALLIA – Le minoranze consiliari dei paesi aderenti all’unione dei comuni “Le Terre della Marca Senone” fanno voce unica. Un’unica voce con la quale evidenziano le numerose criticità
emerse sia nella fattibilità e utilità, sia nell’iter che ha portato
alla nascita di questo ente di secondo livello (non direttamente votato
dai cittadini), così come nella rappresentatività democratica in seno al
nuovo consiglio che verrà eletto.
«È questo il primo passo nel percorso che le opposizioni e minoranze consiliari dei sette comuni aderenti stanno condividendo – spiega Massimo Olivetti, ex sindaco e capogruppo della lista Progetto Ostra -. Un percorso che vuole portare alla popolazione le informazioni e i dati sull’unione “calata dall’alto”,
senza partecipazione, senza progettualità né dati. Un contenitore su
cui c’è molta confusione, anche tra gli stessi sindaci aderenti. Chi
detta quindi le regole al suo interno? Noi vogliamo che sia un ente
democratico, che possa migliorare i servizi e far risparmiare i
cittadini anche dei comuni dell’interno e non solo Senigallia che sembra
voglia redistribuire i suoi costi nella vallata come già fatto con il
dirigente dei servizi sociali Mandolini». ....(leggi tutto)
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