ERRARE È UMANO, PERSEVERARE È DIABOLICO: DOPO L’INVERSIONE, STORONI PUNTA ALLA ROTATORIA IN LARGO XXVI LUGLIO
Giunti quasi al termine di questi cinque ed estenuanti anni di Amministrazione
Storoni, credevamo di essere ormai abituati a tutto, ma dobbiamo
riconoscere che il Sindaco, ogni volta, riesce a trovare il modo di
stupirci (ovviamente in negativo) e ci è riuscito anche stavolta,
lasciandoci tutti di stucco con l’imminente realizzazione della
rotatoria di Largo XXVI Luglio.
Riguardo al suo modus operandi, è proprio il caso di dire che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”: come per l’Unione dei Comuni, l’inversione della viabilità e tante altre ancora, anche stavolta la decisione è stata presa in modo arbitrario ed unilaterale, senza un minimo di condivisione e di confronto con la collettività, in totale spregio a quello che è stato uno dei motti di questa Amministrazione durante la campagna elettorale 2014, “Siamo diversi perché siamo presenti e dialoghiamo con il territorio”.
Riguardo al suo modus operandi, è proprio il caso di dire che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”: come per l’Unione dei Comuni, l’inversione della viabilità e tante altre ancora, anche stavolta la decisione è stata presa in modo arbitrario ed unilaterale, senza un minimo di condivisione e di confronto con la collettività, in totale spregio a quello che è stato uno dei motti di questa Amministrazione
Per mesi, infatti, non una sola parola è trapelata dal Palazzo Comunale
circa la concreta volontà di voler realizzare questa rotatoria; le
uniche indicazioni che nei giorni scorsi avevano fatto presagire che
qualcosa stesse accadendo sono stati dei segni sull’asfalto e
l’abbattimento di alcuni lecci. Ma la conferma ufficiale è arrivata
soltanto martedì scorso con la (voluta?) tardiva pubblicazione all’Albo
Pretorio online della determina n.1025 del 29/12/2018 che, di fatto, ha
impedito ai cittadini di prendere cognizione della decisione presa.
Ovviamente, non contestiamo il fatto che l’area di Largo Mercatale
dovrebbe essere meglio regolamentata, per la sicurezza dei pedoni ed
impedire dubbie manovre dei veicoli; tuttavia siamo convinti che la
medesima finalità poteva essere raggiunta con un intervento meno
impattante e più economico, mediante il rifacimento di una più idonea
segnaletica orizzontale e apponendo, laddove necessario, degli
spartitraffico.
La soluzione adottata dall’Amministra zione,
invece, oltre a pregiudicare il ripristino del vecchio senso di marcia
nel centro storico, non risolverà alcuna criticità bensì acuirà quelle
già esistenti, a partire dalla perdita di una ventina di parcheggi e
degli spazi per il carico/ scarico
delle merci che metterà in ulteriore difficoltà i negozianti della zona
(ancora provati dall’inversione della viabilità) inducendo
probabilmente la clientela a fare acquisti in altre attività più
facilmente raggiungibili.
Oltre a ciò, i disagi sono molteplici: la mancata sicurezza per i pedoni che dovranno fare una sorta di gincana per raggiungere il centro da V.le Matteotti; la difficoltà di accesso alla rotatoria per i mezzi pesanti ed in particolare per i mezzi agricoli come le mietitrebbie, che necessitano di una larghezza della carreggiata di almeno 4,30 mt, a fronte dello spazio previsto dalla planimetria di appena 3,50 mt; la scarsa visibilità verso destra, dovuta alla presenza del bastione delle mura, per i veicoli provenienti dalla Riviera di Ponente i quali, per potersi immettere nella rotatoria, dovranno necessariamente affrontare un pericoloso stop all’intersezion e con V. Moro; l’impossibilità di affrontare la rotatoria per coloro che provengono da V. Massa imponendo agli stessi di percorrere tutta la circonvallazion e
per poter accedere al centro o proseguire verso il Viale; i limitati
parcheggi posti al contrario di fronte al Monumento ai Caduti che, oltre
ad essere antiestetici, sono decisamente poco pratici stante i ridotti
spazi di manovra.
Oltre a ciò, i disagi sono molteplici: la mancata sicurezza per i pedoni che dovranno fare una sorta di gincana per raggiungere il centro da V.le Matteotti; la difficoltà di accesso alla rotatoria per i mezzi pesanti ed in particolare per i mezzi agricoli come le mietitrebbie, che necessitano di una larghezza della carreggiata di almeno 4,30 mt, a fronte dello spazio previsto dalla planimetria di appena 3,50 mt; la scarsa visibilità verso destra, dovuta alla presenza del bastione delle mura, per i veicoli provenienti dalla Riviera di Ponente i quali, per potersi immettere nella rotatoria, dovranno necessariamente
Inoltre, negli atti assunti dall’Amministra zione Comunale non si fa menzione alcuna dell’autorizzaz ione della Provincia di Ancona (proprietaria della strada), né del parere della Soprintendenza,
tenuto conto che la contestata rotatoria verrà realizzata all’ingresso
del centro storico, in prossimità di un palazzo settecentesco, di uno
storico monumento nonché della pesa.
Ma la cosa forse più deplorevole dell’intera operazione sono i costi: ben €. 26.500 per un’opera definita “provvisoria”! Una follia! A tal proposito vorremmo solamente ricordare come la precedente Amministrazione ,
nel gennaio 2010, non spese neppure un solo centesimo per la
realizzazione sperimentale della rotatoria a Casine, impiegando gli
operai comunali per posizionare i news jersey in plastica chiesti in
prestito alla Provincia di Ancona.
Ma la cosa forse più deplorevole dell’intera operazione sono i costi: ben €. 26.500 per un’opera definita “provvisoria”! Una follia! A tal proposito vorremmo solamente ricordare come la precedente Amministrazione
Per i motivi sopra menzionati, Progetto Ostra ha già provveduto ad inviare una formale diffida, sia all’Amministraz
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