mercoledì 27 settembre 2017

Due documenti inediti riportano al centro del dibattito la resistenza partigiana a Ostra


di GIANCARLO BARCHIESI
A Ostra in quest’ultimo periodo sono ritornate attuali le antiche vicende storiche del 1944 legate alle uccisioni nazifasciste dei tre partigiani Brutti Pietro, Maggini Alessandro e Galassi Amedeo del 6 febbraio e a quelle delle cinque presunte spie fasciste Don Nazzareno Pettinelli, Cristanziano Nardi, Armenio Monti, Ligurgo Allegrezza e Fausta Marcellini dell’11 luglio.  Quest’anno, a rendere più visibile la commemorazione delle morti fasciste, ci ha pensato “Sinistra Italiana” che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno ed ha invitato lo stesso a intervenire al riguardo per evitare che anche in futuro possano ancora essere riproposti dal parroco, familiari, sindaco (in veste del tutto privata) e da quanti altri ricordano con la preghiera le uccisioni dei cinque fascisti. ....(leggi tutto)

1 commento:

  1. Quindi tutte le polemiche mosse dall'ANPI su questa vicenda, fino a portare il caso in Parlamento, sono totalmente infondate, anzi oseri dire che si sia arrivati al limite della diffamazione avendo insultato la memoria di persone barbaramente uccise, chiamate spie naziste e fasciste, cosa non corrispondente alla realtà, come mostrano inequivocabilmente i documenti citati. A distanza di tanti anni qualcuno ha ancora paura della verità. Che squallore, che pena.

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