giovedì 27 agosto 2020

STORONI SI APPASSIONA SOLO ORA ALLA VICENDA BIOGAS DI CASINE, MA TACE SUL SUO OPERATO

L’associazione “Progetto Ostra”, a seguito del comunicato della lista “Vivere Ostra” in merito alla cosiddetta “centrale biogas” di Casine di Ostra, non può fare a meno di rilevare come l’intera vicenda sia stata ricostruita in modo parziale e non corrispondente alla realtà dei fatti, con il solo scopo di mettere in dubbio la coerenza di una vastissima platea di semplici cittadini ostrensi, degli aderenti al Comitato “NoBiogas” e degli associati di Progetto Ostra.

Cerchiamo quindi di mettere un po’ d’ordine in questa storia, ripercorrendone brevemente le varie fasi. Vero è che l’inizio della vicenda mosse i primi passi con l’Amministrazione Olivetti, ma fu durante il mandato dell’ex Sindaco Storoni che la procedura ha visto, di fatto, completare l’iter procedurale con il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale nel 2016, potendo giungere allo status attuale, con l’impianto ora in fase di costruzione e la recente deliberazione in consiglio comunale che ha autorizzato una servitù di passaggio per una conduttura di metano da immettere in rete.

L’ex Sindaco Storoni omette di ricordare che, appena insediato, non portò avanti quanto la precedente Giunta aveva eccepito alla Regione Marche sia sulla scadenza della concessione per non essere stati iniziati i lavori nei termini, sia sul fatto che l’area in parola era stata allagata nell’alluvione del 2014 e soprattutto che tenne un orientamento ondivago sulle azioni giudiziarie intraprese.

L’ex Sindaco Storoni omette di ricordare che l’ultima autorizzazione necessaria per la realizzazione dell’impianto, l’Autorizzazione Integrata Ambientale, fu rilasciata dalla Regione nel 2016, quando lui, come Sindaco del Comune di Ostra, partecipò alla Conferenza dei Servizi senza portare rilievi (come ad esempio quello che si trattasse di un progetto completamente diverso rispetto a quello su cui si erano espressi gli atti iniziali e che quindi l’iter autorizzativo dovesse essere iniziato da capo).

L’ex Sindaco Storoni omette di ricordare che non approfondì le rilevazioni contenute nei documenti prodotti dai tecnici della ditta costruttrice, nonostante le osservazioni mosse dall’allora Consigliere Raimondo Romagnoli e addirittura assunse quegli studi per formulare una osservazione al PAI sulla zona ZIPA deliberata sia dalla sua Giunta che poi dalla sua maggioranza in Consiglio.

L’Ex Sindaco Storoni omette di ricordare che il Comitato chiese a lui ed alla sua Giunta, partecipandolo anche ai gruppi di maggioranza e minoranza, la necessità di impugnare l’Autorizzazione Integrale Ambientale della centrale, ma lui rifiutò, avallando così la conclusione dell’iter autorizzativo.

L’ex Sindaco Storoni omette di ricordare quale fosse la posizione della sua Giunta assunta in quel periodo in merito al problema, posizione chiaramente espressa negli incontri pubblici tematici per informare i cittadini organizzati non dall’Amministrazione (come forse sarebbe stato più giusto) ma dal Comitato “NoBiogas”.

Tutto questo portò pian piano ad un distacco sempre più evidente tra la sua Giunta e vasta parte della popolazione, con una indisponibilità ad un reale confronto (una vicenda analoga la si è vissuta più tardi con il Comitato “Sopravvivere ad Ostra” contro l’inversione della viabilità del centro storico) nonostante le numerosissime firme raccolte, gli incontri organizzati, i progetti ed i documenti elaborati.

Viene da pensare che, anche a distanza di tempo, questa frattura con i cittadini e la progressiva perdita di consensi brucino ancora, tanto da arrivare a mettere pubblicamente in dubbio le sincere convinzioni che hanno motivato centinaia di persone di Ostra, mosse invece - a suo dire - solo da motivazioni politiche ed accusate ora di ipocrisia. Ulteriori dubbi sorgono dallo strano tempismo con il quale tutta la vicenda viene ora sollevata da Storoni, a distanza di oltre 2 mesi dal Consiglio Comunale del 30 maggio, per una delibera che lo stesso ex primo cittadino aveva votato a favore.

Ecco perché siamo convinti che il motivo di fondo del comunicato dell’ex Sindaco sia una mera strumentalizzazione politica in questo fervente momento di campagna elettorale e probabilmente sia anche il frutto di una frustrazione ancora non repressa, magari nel maldestro tentativo di distogliere l’attenzione da qualche problema che il suo agire potrebbe aver cagionato alla collettività durante il suo mandato.

Associazione PROGETTO OSTRA

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lunedì 24 agosto 2020

OSTRA: ADDIO A OMERO OLIVETTI, PADRE DELL'AVVOCATO MASSIMO

È scomparso lunedì mattina Omero Olivetti, papà dell'avvocato e candidato sindaco di Senigallia Massimo Olivetti.

Omero aveva 90 anni ed era stato un imprenditore. Era molto conosciuto ad Ostra, dove aveva anche ricoperto (dal 1979 al 2002) la carica di presidente della Banca di Credito Cooperativo. Appassionato di sport, era stato anche presidente della S.S. Ostra Calcio.

"Ciao Babbo, sei stato per me e per tutti noi un dono prezioso. Grazie per i valori che ci hai trasmesso. So che ci rimarrai accanto, anche ora che sei in cielo", queste le parole di Massimo Olivetti per salutare il papà appena scomparso.

Mercoledì alle 10 a Santa Croce l'ultimo saluto.

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