sabato 3 marzo 2012

Perde a calcetto, colpito da un amico

Ostra. Non gioca bene a calcetto, la sua squadra perde il torneo scolastico e i compagni si squadra (e di scuola) lo incolpano della sconfitta. Prima con qualche parola anche un po’ colorita e poi con un’aggressione vera e propria. Forti dolori allo sterno, prognosi di venti giorni. Questa la triste storia di un ragazzo di 11 anni, Marco (nome di fantasia), che ha vissuto giorni da incubo. In una situazione che ha stravolto anche i genitori.
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3 commenti:

  1. Semplicemente allucinante. Ma è lo specchio fedele del tempo in cui viviamo e della società che ci siamo costruiti, tutta efficienza, risultati ed egoismo. Anzi, è lo specchio della società che noi genitori abbiamo costruito e che lasciamo ai nostri figli.
    Bella roba.

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    1. Io non la metterei così sul filosofico.
      Ste cose succedevano anche 30 anni fa, solo che non andavamo a dirlo ai genitori, altrimenti erano "schiaffoni". Quelli sì che mancano.

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    2. Sarà come dici tu. A me, però, pare di ricordare che trent'anni fa, se un ragazzo di 11 anni era una "schiappa" a giocare a calcio, veniva preso in giro, non a cazzotti... comunque, a quanto pare, alla fine "pace fatta" e questo è quello che conta.

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