sabato 26 agosto 2017

Ostra: anziana cade per una buca in centro, le proteste del comitato Sopravvivere a Ostra

È di venerdì 25 agosto la notizia che un’anziana signora, nei pressi del forno Fòri de Porta, è inciampata nella buca lasciata da un sampietrino mancante e sia caduta rovinosamente a terra, battendo il volto in modo piuttosto violento tanto che si è reso necessario il trasporto al pronto soccorso dell'ospedale civile.
Risultato? La signora, sotto shock per il trauma subìto, dovrà essere sottoposta ad ulteriori controlli specialistici, mentre la buca è stata “prontamente” rattoppata dagli operai comunali con del materiale bituminoso. ....(leggi tutto)

venerdì 25 agosto 2017

Alluvione del 3 maggio 2014: con la chiusura delle indagini via libera anche alle richieste di risarcimento

C'è finalmente una data certa. La chiusura delle indagini, per accertare le responsabilitù dell'alluvione del 3 maggio 2014 che provocò tre morti, è fissata per il 28 febbraio 2018. Quattro anni per arrivare ad un primo punto fermo. Conoscere i nomi degli eventuali rinviati a giudizio e di chi invece sarà prosciolto da ogni accusa.
Il giudice per le indagini prelimiari Antonella Marrone ha accolto la richiesta di proroga delle indagini, avanzate dalla Procura di Ancona, inizialmente fissato per il 30 luglio scorso. La notizia dello slittatamento della chiusura delle indagini è servita anche a far trapelare i nomi di quelli che sarebbero gli undici nomi su cui la Procura sta indagando: si tratta del sindaco Maurizio Mangialardi e dell'ex primo cittadino Luana Angeloni. Insieme a loro ci sarebbero anche tecnici e funzionari, sia del comune, che della provincia che della regione. Gli altri nove nomi sono quelli di Flavio Brunaccioni, capo della Polizia Municipale, Gianni Roccato, Dirigente comunale, Massimo Sbriscia, Fabio Gagliardini, Mario Smargiasso, Marcello Principi, Alessandro Mancinelli, Libero Principi, e Roberto Renzi. Ad aggi però a nessuno di loro è stato notificato l'avviso di garanzia. Diversi e pesanti i capi d'accusa in ballo, dall'omicidio colposo al disastro colposo all'abuso di atti d'ufficio.
Dopo il 28 febbraio si conosceranno le sorti giudiziarie di una vicenda iniziata con la traciga esondanzione del Misa, provocata dalla rottura di un argine, che provocò una morte diretta, quella dell'ottentenne Aldo Cicetti, e due indirette, due anziane morte in ospedale. Con l'eventuale apertura di un processo i parenti delle vittime ma anche chi ha subito danni personali e diretti potrà decidere di percorrere la strada della richiesta del risarcimento danni.
Le attività investigative della Procura si concentrano non solo sullo stato di manutenzione del fiume Misa, ma anche sul piano del soccorso, e il piano delle zone a rischio esondazione, ridimensionato nel 2004. Nel mirino della Procura ci sarebbe anche il Percorri Misa, realizzato con finanziamenti pubblici.


di Giulia Mancinelli
redazione@vivereresenigallia.it

giovedì 24 agosto 2017

Alluvione del 3 maggio 2014: undici indagati, l'Ansa "spara" i nomi del sindaco Mangialardi e dell'ex Angeloni

Undici indagati a vario titolo per reati che vanno dal disastro colposo all'omidicio colposo. I fatti sono quelli legati alla tragica alluvione del 3 maggio 2014, dove persero la vita tre persone. Undici nomi di funzionari, vertici della pubblica amministrazione e anche della Protezione Civile.
Gli indagati non sono stati raggiunti da avvisi di garanzia e dunque i nomi devono restare "protetti" fino a chiusura delle indagini. L'Ansa però si porta avanti e "spara" i nomi del sindaco Maurizio Mangialardi e dell'ex Luana Angeloni. I due amministratori però, alla data el 23 agosto, non sono stati raggiunti da alcun avviso di garnzia. Gli altri nove nomi su cui la magistratura sta indagando sono quelli di Flavio Brunaccioni, capo della Polizia Municipale, Gianni Roccato, Dirigente comunale, Massimo Sbriscia, Fabio Gagliardini, Mario Smargiasso, Marcello Principi, Alessandro Mancinelli, Libero Principi, e Roberto Renzi. I riflettori si sono alzati nuovamente sugli sviluppi delle conseguenze della tragica alluvione del 2014 perchè il giudice per le indagini prelimiari Antonella Marrone ha accolto la richiesta di proroga delle indagini avanzate dalla Procura di Ancona alla fine del mese scorso. Il nuovo termine, per la chiusura delle indagini, è stato così prorogato al 28 febbraio 2018. Solo allora si sapranno con certezza i nomi degli eventurali rinviati a giudizio e di chi invece è stato prosciolto da ogni accusa. Accuse pesanti, per altro, che vanno dal disastro colposo all'omidicio colposo fino all'abuso di ufficio. Nel mirino della procura c'è infatti anche la realizzazione del Percorri Misa e l'impiego di fondi pubblici per il suo utilizzo. Sotto la lente di ingrandimento anche la gestione del piano di emergenza per le alluvioni, ridimensionato nel 2004.

domenica 13 agosto 2017

REPLICA DEL PARROCO MONS. UMBERTO GASPARINI AGLI ARTICOLI DI DENUNCIA SULL'ECCIDIO DELL'11/07/1944

Riteniamo utile, per capire meglio ed avere un quadro completo della videnda, riportare la replica del parroco Mons. Umberto Gasparini in risposta ai recenti articoli giornastici che hanno scatenato la polemica intorno all'uccisione di don Nazzareno Pettinelli e delle altre vittime l'11/07/1944.

venerdì 11 agosto 2017

RESOCONTI STORICI E TESTIMONIANZE DIRETTE SUI FATTI DELL'ECCIDIO DELL' 11 LUGLIO 1944

Visti anche gli ultimi articoli e le polemiche sulle vicende legate all'eccidio di don Pettinelli e le altre vittime dell' 11 luglio 1944, riteniamo utile riportare alcuni documenti storici e testimonianze che ricostruiscono le vicende di quel periodo.


www.progetto-ostra.it/opuscolodonumberto.pdfwww.progetto-ostra.it\1944.pdfwww.progetto-ostra.it/insertoVoceMisena.pdf




giovedì 10 agosto 2017

Ostra: bagarre per il sindaco alla commemorazione "fascista". Storoni, "Ho ridotto le distanze ideologiche"

La contesa sulla commemorazioni dei morti fascisti e partigiani durante i giorni tristi della guerra civile che coinvolse l'Italia nel 1944 torna ad infiammare gli animi ostrensi.
La questione era balzata agli onori delle cronache già nel 2014 in occasione del "cippo della discordia", il famoso cippo (poi bloccato) per cui un privato cittadino (un sacedorte) aveva chiesto l'autorizzazione per apporlo in memoria di cinque cittadini ostrensi fucilati dai partigiani. Subito si era scatenata la bagarre politica e ideologica e alla fina la richiesta fu ritirata.
Ora la storia si ripete ma stavolta per via della partecipazione, in forma privata, da parte del sindaco di Ostra Andrea Storoni, il 9 luglio scorso alla “Preghiera nel 73esimo anniversario dell’uccisione del Priore don Nazzareno Pettinelli e di coloro che furono vittime della rappresaglia avvenuta l’11 luglio 1944 in cui vennero uccisi cinque fascisti". La presenza del sindaco, iscritto al Pd, avrebbe creato scompiglio anche all'interno del partito tanto il che primo cittadino ora interviene per chiarire la questione. ....(leggi tutto)

Il triste rituale di Ostra. L'omaggio di parroco, sindaco e Pd alle spie nazifasciste di fronte alla lapide dei partigiani

Nel condannare la propaganda fascista il Partito Democratico predica sul piano nazionale la più assoluta intransigenza, su quello locale pratica alle volte un ambiguo lassismo. È il caso di Ostra, piccolo paese di settemila anime in provincia di Ancona, dove le famiglie di tre martiri partigiani, fucilati dalle SS tedesche durante il periodo della Resistenza, vedono la memoria dei propri cari calpestata ogni anno l'11 luglio.
Una ferita che si è aperta 73 anni fa e che ancora non si è rimarginata perché il potere "temporale", il sindaco, e quello "spirituale", il parroco, contribuiscono in una singolare affinità d'intenti a gettarvi sopra altro sale. Come? Commemorando, a ogni anniversario, la morte di cinque spie nazifasciste proprio di fronte al luogo dove furono fucilati i tre partigiani. L'omaggio da una parte, l'oltraggio dall'altra. .... (leggi tutto)

martedì 1 agosto 2017

Ostra: viabilità, finalmente l'Amministrazione modifica l'orario della ztl in via Gramsci


In questo post apparso lunedì pomeriggio sulla pagina Facebook del Comune di Ostra, leggiamo che l’orario della ZTL in VIA GRAMSCI è stato - finalmente! - modificato: la chiusura al traffico, a partire da oggi, avverrà dalle ore 20 nei giorni feriali, come per Corso Mazzini. È curiosa, però, la motivazione che ha indotto la Giunta a rivedere quanto precedentemente stabilito con propria Delibera n. 67 del 30/06/2017; leggiamo, infatti, che questa modifica non è stata dovuta tanto al crescente malcontento di commercianti e cittadini che contestavano la chiusura anticipata di Via Gramsci che, di fatto, penalizzava gli operatori in loco, quanto piuttosto perché, a differenza di quello che la Giunta sperava, “non sono pervenute richieste da parte degli operatori commerciali, volte ad ottenere la concessione di occupazione di suolo pubblico”. Quindi, se questa innovazione viaria non ha funzionato bene come l’Amministrazione aveva ipotizzato, la colpa sarebbe da imputare ai commercianti che, non essendo accorsi in massa per occupare il suolo pubblico con sedie, tavolini ed esposizioni varie per rendere “l’area maggiormente attrattiva per il passeggio dei cittadini e dei turisti” (!!!), avrebbero portato la Giunta a modificare l’orario di chiusura di Via Gramsci. ....(leggi tutto)

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