È di venerdì 25 agosto la notizia che un’anziana signora, nei pressi del
forno Fòri de Porta, è inciampata nella buca lasciata da un sampietrino
mancante e sia caduta rovinosamente a terra, battendo il volto in modo
piuttosto violento tanto che si è reso necessario il trasporto al pronto
soccorso dell'ospedale civile. Risultato? La signora, sotto
shock per il trauma subìto, dovrà essere sottoposta ad ulteriori
controlli specialistici, mentre la buca è stata “prontamente” rattoppata
dagli operai comunali con del materiale bituminoso.....(leggi tutto)
C'è finalmente una data certa.
La chiusura delle indagini, per accertare le responsabilitù
dell'alluvione del 3 maggio 2014 che provocò tre morti, è fissata per il
28 febbraio 2018. Quattro anni per arrivare ad un primo punto fermo.
Conoscere i nomi degli eventuali rinviati a giudizio e di chi invece
sarà prosciolto da ogni accusa.
Il giudice per le indagini prelimiari Antonella Marrone ha accolto
la richiesta di proroga delle indagini, avanzate dalla Procura di
Ancona, inizialmente fissato per il 30 luglio scorso. La notizia dello
slittatamento della chiusura delle indagini è servita anche a far
trapelare i nomi di quelli che sarebbero gli undici nomi su cui la
Procura sta indagando: si tratta del sindaco Maurizio Mangialardi e
dell'ex primo cittadino Luana Angeloni. Insieme a loro ci sarebbero
anche tecnici e funzionari, sia del comune, che della provincia che
della regione. Gli altri nove nomi sono quelli di Flavio Brunaccioni,
capo della Polizia Municipale, Gianni Roccato, Dirigente comunale,
Massimo Sbriscia, Fabio Gagliardini, Mario Smargiasso, Marcello
Principi, Alessandro Mancinelli, Libero Principi, e Roberto Renzi. Ad
aggi però a nessuno di loro è stato notificato l'avviso di garanzia.
Diversi e pesanti i capi d'accusa in ballo, dall'omicidio colposo al
disastro colposo all'abuso di atti d'ufficio.
Dopo il 28 febbraio si conosceranno le sorti giudiziarie di una vicenda
iniziata con la traciga esondanzione del Misa, provocata dalla rottura
di un argine, che provocò una morte diretta, quella dell'ottentenne Aldo
Cicetti, e due indirette, due anziane morte in ospedale. Con
l'eventuale apertura di un processo i parenti delle vittime ma anche chi
ha subito danni personali e diretti potrà decidere di percorrere la
strada della richiesta del risarcimento danni.
Le attività investigative della Procura si concentrano non solo sullo
stato di manutenzione del fiume Misa, ma anche sul piano del soccorso, e
il piano delle zone a rischio esondazione, ridimensionato nel 2004. Nel
mirino della Procura ci sarebbe anche il Percorri Misa, realizzato con
finanziamenti pubblici.
Undici indagati a vario titolo per reati che vanno dal disastro colposo
all'omidicio colposo. I fatti sono quelli legati alla tragica alluvione
del 3 maggio 2014, dove persero la vita tre persone. Undici nomi di
funzionari, vertici della pubblica amministrazione e anche della
Protezione Civile.
Gli indagati non sono stati raggiunti da avvisi di garanzia e dunque
i nomi devono restare "protetti" fino a chiusura delle indagini. L'Ansa
però si porta avanti e "spara" i nomi del sindaco Maurizio Mangialardi e
dell'ex Luana Angeloni. I due amministratori però, alla data el 23
agosto, non sono stati raggiunti da alcun avviso di garnzia. Gli altri
nove nomi su cui la magistratura sta indagando sono quelli di Flavio
Brunaccioni, capo della Polizia Municipale, Gianni Roccato, Dirigente
comunale, Massimo Sbriscia, Fabio Gagliardini, Mario Smargiasso,
Marcello Principi, Alessandro Mancinelli, Libero Principi, e Roberto
Renzi. I riflettori si sono alzati nuovamente sugli sviluppi delle
conseguenze della tragica alluvione del 2014 perchè il giudice per le
indagini prelimiari Antonella Marrone ha accolto la richiesta di proroga
delle indagini avanzate dalla Procura di Ancona alla fine del mese
scorso.
Il nuovo termine, per la chiusura delle indagini, è stato così prorogato
al 28 febbraio 2018. Solo allora si sapranno con certezza i nomi degli
eventurali rinviati a giudizio e di chi invece è stato prosciolto da
ogni accusa. Accuse pesanti, per altro, che vanno dal disastro colposo
all'omidicio colposo fino all'abuso di ufficio. Nel mirino della procura
c'è infatti anche la realizzazione del Percorri Misa e l'impiego di
fondi pubblici per il suo utilizzo. Sotto la lente di ingrandimento
anche la gestione del piano di emergenza per le alluvioni,
ridimensionato nel 2004.
Riteniamo utile, per capire meglio ed avere un quadro completo della videnda, riportare la replica del parroco Mons. Umberto Gasparini in
risposta ai recenti articoli giornastici che hanno scatenato la polemica
intorno all'uccisione di don Nazzareno Pettinelli e delle altre vittime l'11/07/1944.
Visti anche gli ultimi articoli e le polemiche sulle vicende legate all'eccidio di don Pettinelli e le altre vittime dell' 11 luglio 1944, riteniamo utile riportare alcuni documenti storici e testimonianze che ricostruiscono le vicende di quel periodo.
La contesa sulla commemorazioni dei morti fascisti e partigiani durante i
giorni tristi della guerra civile che coinvolse l'Italia nel 1944 torna
ad infiammare gli animi ostrensi.
La questione era balzata agli onori delle cronache già nel 2014 in occasione del "cippo della discordia", il famoso cippo
(poi bloccato) per cui un privato cittadino (un sacedorte) aveva
chiesto l'autorizzazione per apporlo in memoria di cinque cittadini
ostrensi fucilati dai partigiani. Subito si era scatenata la bagarre
politica e ideologica e alla fina la richiesta fu ritirata.
Ora la storia si ripete ma stavolta per via della partecipazione, in
forma privata, da parte del sindaco di Ostra Andrea Storoni, il 9 luglio
scorso alla “Preghiera nel 73esimo anniversario dell’uccisione del
Priore don Nazzareno Pettinelli e di coloro che furono vittime della
rappresaglia avvenuta l’11 luglio 1944 in cui vennero uccisi cinque
fascisti". La presenza del sindaco, iscritto al Pd, avrebbe creato
scompiglio anche all'interno del partito tanto il che primo cittadino
ora interviene per chiarire la questione. ....(leggi tutto)
Nel condannare la propaganda fascista il Partito Democratico predica
sul piano nazionale la più assoluta intransigenza, su quello locale
pratica alle volte un ambiguo lassismo. È il caso di Ostra, piccolo
paese di settemila anime in provincia di Ancona, dove le famiglie di tre
martiri partigiani, fucilati dalle SS tedesche durante il periodo della
Resistenza, vedono la memoria dei propri cari calpestata ogni anno l'11
luglio.
Una ferita che si è aperta 73 anni fa e che ancora non si è
rimarginata perché il potere "temporale", il sindaco, e quello
"spirituale", il parroco, contribuiscono in una singolare affinità
d'intenti a gettarvi sopra altro sale. Come? Commemorando, a ogni
anniversario, la morte di cinque spie nazifasciste proprio di fronte al
luogo dove furono fucilati i tre partigiani. L'omaggio da una parte,
l'oltraggio dall'altra. .... (leggi tutto)
In questo post apparso lunedì
pomeriggio sulla pagina Facebook del Comune di Ostra, leggiamo che
l’orario della ZTL in VIA GRAMSCI è stato - finalmente! - modificato: la
chiusura al traffico, a partire da oggi, avverrà dalle ore 20 nei
giorni feriali, come per Corso Mazzini.
È curiosa, però, la motivazione che ha indotto la Giunta a rivedere
quanto precedentemente stabilito con propria Delibera n. 67 del
30/06/2017; leggiamo, infatti, che questa modifica non è stata dovuta
tanto al crescente malcontento di commercianti e cittadini che
contestavano la chiusura anticipata di Via Gramsci che, di fatto,
penalizzava gli operatori in loco, quanto piuttosto perché, a differenza
di quello che la Giunta sperava, “non sono pervenute richieste da parte
degli operatori commerciali, volte ad ottenere la concessione di
occupazione di suolo pubblico”. Quindi, se questa innovazione viaria non ha funzionato bene come
l’Amministrazione aveva ipotizzato, la colpa sarebbe da imputare ai
commercianti che, non essendo accorsi in massa per occupare il suolo
pubblico con sedie, tavolini ed esposizioni varie per rendere “l’area
maggiormente attrattiva per il passeggio dei cittadini e dei turisti”
(!!!), avrebbero portato la Giunta a modificare l’orario di chiusura di
Via Gramsci. ....(leggi tutto)